- KPI: definizione e significato
- Le caratteristiche dei KPI
- Esempi di KPI aziendali
- Gestire e analizzare i KPI
KPI: definizione e significato
Dall’acronimo inglese di Key Performance Indicator, gli indicatori di performance sono un insieme di metriche che le aziende utilizzano per misurare concretamente i risultati delle strategie, degli obiettivi e degli aspetti chiave del proprio business.
Secondo la definizione di Garner, un KPI raccoglie e misura dati in modo semplificato su una determinata attività per permetterne il controllo periodico settimanale, mensile o quadrimestrale. Per costruire la metrica di funzionamento del sistema, un indicatore di prestazione è spesso abbinato a misure di costo (es. costo per transazione o per utente).
I Key Performance Indicator riguardano tutte le aree dell’organizzazione: vendite, marketing, risorse umane, customer service, supply chain, amministrazione, fino ai livelli direzionali. Per questo motivo, un modello unico di KPI e un solo sistema di gestione delle informazioni non possono soddisfare tutte le esigenze aziendali.
I manager necessitano di informazioni più generali, spesso molto variabili e da ottenere velocemente; al contrario, alle figure operative servono dati specifici, più approfonditi e meno dinamici. Eppure, gli obiettivi degli indici di performance aziendale sono comuni:
- Fornire un riferimento concreto su come stanno funzionando le strategie di business e se l’azienda sarà in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati;
- Misurare l’efficienza dei processi edei dipartimenti aziendali attraverso valori concreti, aiutando ad identificare le aree di miglioramento;
Aiutare l’azienda a prendere decisioni informate basate sui dati a disposizione, ma anche diagnosticare problemi a livello sistemico e a correggerli.
Le caratteristiche dei KPI
Partendo dal presupposto che ogni azienda è diversa, per cui i KPI adottati tra una realtà e l’altra potrebbero essere molto diversi tra loro, ci sono alcune caratteristiche principali che un indice di performance aziendale dovrebbe avere per essere tale:
- Misurabilità: un indicatore di prestazione dev’essere facilmente misurabile, esprimibile quindi quantitativamente, al fine di poter tracciare i risultati di business in modo puntuale;
- Comprensibilità: i KPI devono essere azionabili, ovvero di facile comprensione ed utilizzo anche da parte di chi non è abituato a leggerli.
- Specificità: un indicatore di performance dev’essere significativo, ovvero deve dimostrare se l’azienda sta compiendo progressi verso i propri obiettivi;
- Comparabilità: il valore di un KPI deve poter essere messo a confronto con i valori target ed i risultati ottenuti nel tempo.
- Affidabilità: i dati su cui si innesta il calcolo dei KPI devo essere in qualità, al fine di certificare la corretta valutazione numerica delle performance e, di conseguenza, garantire decisioni data-driven.
Esempi di KPI aziendali
Per essere facilmente utilizzabili, i KPI aziendali non devono essere troppi: limitarsi ad un set contenuto di indicatori consente di concentrarsi su quelli più significativi, in grado di chiarire ed evidenziare le effettive prestazioni delle attività, oggetto d’analisi.
Citiamo di seguito alcuni esempi pratici di KPI aziendali:
- KPI nelle vendite: il tasso di conversione, il costo di acquisizione di un nuovo cliente, il tasso di ritorno sugli investimenti (ROI), il tempo medio del ciclo di vendita;
- KPI nella produzione: il tasso di scarto, le ore totali di lavoro delle macchine, il consumo delle materie prime, la velocità di produzione;
- KPI nel retail: il valore medio dell’ordine (AOV), la percentuale di nuovi clienti, la durata media della visita, le entrate medie giornaliere.
Ma non solo: altri esempi di KPI in azienda possono spaziare dall’occupazione della forza lavoro ai tempi di consegna, dalla redditività dei prodotti ai tassi di manutenzione, e così via.
Gestire e analizzare i KPI
Nella scelta degli indicatori di performance, un’organizzazione deve tenere a mente tre parole: immediatezza, pertinenza e precisione. I KPI aziendali hanno un’utilità maggiore se mantenuti nel tempo, vanno quindi monitorati e misurati con continuità.
Infine, è necessario porsi le giuste domande per tracciare i progressi sugli obiettivi aziendali: i KPI permettono di concentrarsi sulle metriche che sono veramente rilevanti per il business, evitando di essere sommersi da indicatori di cui solo pochi sono davvero utili.
Per questo motivo, investire in una soluzione per l’analisi e la consultazione dei KPI aziendali si rivela fondamentale sia per selezionare correttamente gli indicatori di performance, sia per interpretare e visualizzare i dati in modo facile e intuitivo, attraverso l’uso di pratiche dashboard accessibili a tutti i livelli dell’organizzazione.
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La gestione e il monitoraggio dei KPI su Qlik Sense permette di:
- Ottenere una visualizzazione dei dati unificata e semplificata, facilmente accessibile dai dipendenti di reparto fino ai manager direzionali;
- Misurare le performance aziendali in modo chiaro e veloce, allo scopo di implementare azioni correttive con precisione e sicurezza;
- Configurare in modo personalizzato la scelta dei KPI, la frequenza di analisi, l’impostazione grafica e la reportistica associata.